Uomo politico e scrittore italiano. Conseguì la laurea in Medicina presso
l'università di Napoli (1836), decidendo in seguito di non esercitare la
professione medica per dedicarsi all'attività politica. Durante la
Rivoluzione napoletana del 1848 fu deputato al Parlamento e assunse la direzione
del giornale "Mondo vecchio e mondo nuovo". Abolita la Costituzione che era
stata concessa in precedenza, combatté contro le truppe borboniche in
Calabria e, nonostante la rielezione al Parlamento, nel 1849 giudicò
opportuno rimanere nella clandestinità, non ritenendo sufficienti le
garanzie di immunità parlamentare. Espatriato, soggiornò dapprima
a Genova, quindi a Parigi e a Londra, dove entrò in contatto con Mazzini.
Ritornato a Napoli nel 1860, fu eletto deputato al primo Parlamento italiano e
venne rieletto per le tre successive legislature, segnalandosi come uno dei
più agguerriti esponenti della sinistra. Nonostante gli impegni
parlamentari, preferì risiedere prevalentemente a Parigi, collaborando al
giornale "La Presse". Espulso per aver difeso la Comune, ritornò in
Francia nel 1875, rimanendovi sino alla morte. Tra i maggiori giornalisti
dell'Ottocento, fu scrittore molto prolifico e spaziò in vari campi. Tra
le opere saggistiche, in parte scritte in francese, citiamo:
La rivoluzione
di Napoli del 1848 (1850),
Storie arcane del pontificato di Leone XII,
Gregorio XVI e Pio IX (1861),
I moribondi del Palazzo Carignano
(1862),
Histoire diplomatique des conclaves (1864-66),
Il Concilio
(1869),
Gli incendiari della Comune (1872),
Memorie del colpo di Stato
del 1851 a Parigi (1880),
I fattori e i malfattori della politica europea
contemporanea (1881-84),
Storia d'Italia dal 1866 al 1880 (1881),
Storia dell'idea d'Italia (1882). Tra le opere di narrativa:
Malina di
Taranto (1843),
Ildebrando (1847, riscritto e pubblicato nel 1864 in
4 volumi con il titolo
Il Re dei Re),
Memorie di Giuda (1870),
Il sorbetto della regina (1875),
Le larve di Parigi (1878)
(Moliterno, Potenza 1815 - Parigi 1890).